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Disponibile il fondo perduto fino al 45% della Regione Puglia

Con l’obiettivo di accelerare la ripresa economica post pandemica, la Regione Puglia mette a disposizione contributi a fondo perduto maggiorati in favore di PMI e MPMI pugliesi attraverso nuove modifiche al noto Titolo II capo 3.

Si tratta di un contributo a fondo perduto riconosciuto in due forme:

  1. Conto impianti, calcolato sul montante degli interessi del finanziamento concesso dalla Banca e fino a un massimo di 2.000.000 di euro per micro e piccole imprese, 4.000.000 di euro per medie imprese;
  2. Conto capitale, destinato all’acquisto di macchinari e attrezzature, per il 35% dell’investimento nel caso di piccole imprese e per il 30% dell’investimento nel caso di medie imprese, fino a un massimo di 400.000 euro per le piccole imprese, 800.000 euro per le medie imprese, incrementabili a 450.000 euro e 850.000 euro nel caso di imprese in possesso del rating di legalità.

Nello specifico, le modifiche per la prima volta darà alle imprese la possibilità di presentare un programma di investimenti che preveda la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile con fondo perduto e come unico intervento. Inoltre sono incluse le spese per i sistemi di accumulo integrati dell’energia per la realizzazione di stazioni di ricarica di veicoli elettrici e ibridi ad uso esclusivo delle imprese che propongono il progetto. Il documento ufficiale prevede quanto segue:

“Relativamente alla “fornitura ed installazione di impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile”, tenuto conto che l’energia prodotta con l’impianto deve essere utilizzata esclusivamente per l’esercizio dell’attività di impresa (o attività del libero professionista) oggetto di agevolazione, deve essere fornita una perizia giurata di un tecnico abilitato iscritto all’albo professionale attestante:

  • che il piano di investimenti organico e funzionale, presentato ai sensi dell’Avviso pubblico del Titolo II capo 3, prevede anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico e che il costo previsto è congruo;
  • il dato sulla potenza complessiva nominale dell’impianto (potenza di picco in kW);
  • l’attuale consumo di energia annuo in condizioni di regime in kWh per lo svolgimento dell’attività di impresa (o attività del libero professionista), insieme all’eventuale presenza in loco di altri impianti di produzione di energia sia da fonte rinnovabile, sia da fonte tradizionale e alle relative caratteristiche (tipologia, potenza massima di picco, energia prodotta a regime nell’anno trascorso);
  • il consumo annuo previsto a regime per il sito oggetto di intervento indicato in kWh.”

In punti percentuali, l’ammontare dell’aiuto non potrà in ogni caso superare il 35% dei costi ammissibili di progetto nel caso di medie imprese e il 45% dei costi ammissibili di progetto nel caso di piccole o micro imprese. L’investimento massimo ammissibile per le piccole e le micro imprese è pari ad € 2.000.000,00. L’investimento massimo ammissibile per le medie imprese è pari ad € 4.000.000,00.

Per maggiori informazioni, consigliamo di visitare la nota ufficiale della Regione Puglia: por.regione.puglia.it e il documento integrale.

Senergie, da oltre 15 anni punto di riferimento nel settore delle energie rinnovabili e specializzata per i grandi impianti industriali, mette in primo piano il tema della sostenibilità offrendo esperienza e servizi di prim’ordine. Supportiamo le imprese per l’ottenimento di finanziamenti e agevolazioni, affiancandole in ogni fase progettuale.